PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

Vogliamo costruire, insieme, un nuovo progetto di Città, capace di guardare con speranza al futuro, partendo soprattutto dal Lavoro, una questione prioritaria e improcrastinabile per le nuove e per le vecchie generazioni.

Vogliamo costruire una Città moderna ed ecosostenibile, che affronti davvero la sfida imposta dai cambiamenti climatici: meno cemento, più alberi e aree verdi, più aree pedonali, riconversione energetica, un nuovo piano del traffico, un nuovo sistema di trasporto pubblico e di mobilità alternativa.

Crediamo che Pomigliano debba diventare la Città della solidarietà, con maggiori investimenti in politiche di inclusione sociale, di lotta alla povertà, di riqualificazione delle periferie e di edilizia popolare.

Riteniamo che i tantissimi beni comuni debbano essere restituiti ad una fruizione pubblica e collettiva.

Ci impegneremo per rendere Pomigliano d’Arco un esempio di legalità e di lotta ai poteri criminali.

LEGALITÀ

L’operato della futura Amministrazione Comunale dovrà essere improntato nel rispetto dei principi di legittimità, correttezza, trasparenza e buona amministrazione. Ci impegneremo a promuovere iniziative e pratiche di legalità e di lotta ai poteri criminali, sostenendo e cooperando con le associazioni anticamorra e antiracket attive sul territorio. Cardine dell’azione amministrativa sarà il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) di cui alla legge 190/2012 e al d. lgs 33/2013, identificando, sistematizzando e pianificando interventi organizzativi e misure strategiche volte a prevenire fenomeni di malaffare.

Realizzeremo il progetto Pomigliano Città Solidale e Sicura. Sicurezza urbana non significa soltanto decoro o più forze dell’ordine – il cui numero risulta comunque esiguo ed insufficiente a garantire un’efficiente attività di vigilanza del territorio -, ma anche e soprattutto più illuminazione nelle strade, la presenza di sentinelle di quartiere, rafforzare diritto allo studio e politiche sociali, garantire un doposcuola gratuito per le fasce più deboli, portare servizi e socialità in tutti i quartieri della Città, anche e soprattutto nelle periferie. Soltanto coniugando questo binomio attraverso un insieme di interventi integrati sarà possibile rendere Pomigliano d’Arco una città sicura.

CODICE ETICO

Doteremo il Comune di un Codice Etico e di Comportamento per la Buona Politica, ispirato ai principi di legalità e correttezza e che dovrà essere osservato da ciascun membro degli organismi comunali e delle strutture partecipate.

Fenomeni di clientelismo e lottizzazioni paralizzano la qualità dell’azione amministrativa e di governo, sono il segnale dell’arroganza e della prepotenza del potere e segnano la prevalenza di micro-interessi, personali o di piccoli gruppi, rispetto all’interesse collettivo. Il Codice Etico avrà la funzione di garantire l’integrità e l’indipendenza degli organismi comunali, dunque la libertà da condizionamenti diretti o indiretti, l’imparzialità, la responsabilità, l’impiego delle risorse pubbliche secondo correttezza e trasparenza, il divieto di accettare o praticare influenze indebite, il rifiuto di forme di conflitto di interessi.

Trasparenza e moralità dell’azione politica, elementi cardine del Codice Etico, rappresentano secondo noi l’antidoto per prevenire e contrastare siffatte degenerazioni, stimolare la partecipazione e la cittadinanza attiva e riavvicinare le persone alle istituzioni.

MACCHINA COMUNALE

Il Comune di Pomigliano e il sistema di aziende, fondazioni e associazioni di cui è dotato o a cui partecipa (ASM, ENAM, Fondazione Pomigliano Infanzia, Officina delle Culture, Polisportiva Comunale, Pomigliano Danza, Fondazione Pomigliano Jazz) dovranno essere gestiti nel solco di una visione di insieme al fine di aumentarne l’efficienza ed incrementarne le vaste potenzialità.

L’efficienza e l’efficacia della macchina comunale rappresentano il cuore di una buona amministrazione. La riorganizzazione della stessa, la trasparenza ed il potenziamento dei servizi sono elementi indispensabili per garantire ai cittadini buone pratiche amministrative.

Il Comune dovrà dotarsi di un Piano di Comunicazione Istituzionale volto a migliorare la qualità delle relazioni con il pubblico ed il dialogo interno ed esterno. Il piano dovrà realizzare tre obiettivi: a) far conoscere le opportunità dei servizi erogati; b) fornire informazioni corrette, chiare e trasparenti; c) efficientare la gestione della comunicazione in situazioni di emergenza. Accanto a ciò, andrà creata una rete di sportelli funzionali a fornire alla cittadinanza informazioni relative a possibili opportunità sia legate al territorio sia sul piano europeo ed internazionale.

Il servizio delle strisce blu – ancora inopportunamente esternalizzato – dovrà essere affidato in gestione ad una delle società partecipate del Comune. In questo modo gli utili dell’attività potranno essere utilizzati per la manutenzione delle strade e per i servizi di mobilità sostenibile. Inoltre, la riorganizzazione del servizio dovrà prevedere: a) la riduzione del numero di strisce blu in favore di un aumento dei punti di sosta gratuiti; b) l’estensione della sosta a pagamento negli orari serali nelle zone della movida; c) forme di agevolazioni per residenti e lavoratori; d) la sosta gratuita per persone diversamente abili.

POLITICHE SOCIALI

Il compito delle politiche sociali è assicurare ai cittadini standard di qualità della vita dignitosi, rispettosi della persona e delle proprie esigenze. Urge, pertanto ed innanzitutto, un piano di assunzioni – mediante concorsi svolti in maniera trasparente – al fine di limitare il fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi sociali.

Per il sostegno alle fasce più deboli della popolazione, bisognerà utilizzare e rafforzare strumenti come la carta sociale comunale ed il bonus affitti. Il Comune, dunque, dovrà farsi carico di chi è rimasto indietro e vive situazioni di indigenza e dovrà istituire un fondo per il sostegno al pagamento del canone di locazione degli immobili, ad uso abitativo e commerciale.

Promuoveremo la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra gli istituti scolastici del territorio e l’assessorato alle politiche sociali con l’obiettivo di realizzare il monitoraggio del disagio giovanile e la gestione degli allarmanti livelli di dispersione scolastica.

Per combattere la marginalità socialeci impegneremo a realizzare progetti di housing first, ossia di inserimento di persone senza fissa dimora in singoli appartamenti indipendenti per assicurargli benessere, dignità e reintegrazione sociale.

Potenzieremo i servizi di assistenza domiciliare integrata ed introdurremo un servizio comunale di consegna dei farmaci a domicilio per anziani o persone con patologie invalidanti.

Creeremo servizi di trasporto gratuito per diversamente abili al fine di favorire la frequenza scolastica ed il pieno godimento del diritto allo studio. Realizzeremo, inoltre, un Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo strade ed edifici pubblici pienamente accessibili alle persone affette da disabilità. Amplieremo e diversificheremo i servizi rivolti alle persone diversamente abili: il fondo nazionale introdotto dalla legge 112/2016 /c.d. Dopo di noi) consente di finanziare una vasta serie di interventi strutturali come le scuole di autonomia, l’assistenza domiciliare, il sostegno alla gestione della qualità della vita. Attraverso una stretta collaborazione tra l’Ente Locale e la Regione Campania attiveremo percorsi di autonomia assistita o di alternanza di periodi in famiglia e di permanenza all’interno degli alloggi del Dopo di noi.

Valorizzeremo le periferie e le aree marginalizzate attraverso interventi di rigenerazione urbana e politiche di inclusione sociale, culturale e sportiva.

Sosterremo ed incrementeremo le attività ed i servizi promossi dal CAD (Centro Anti-Discriminazioni) in difesa dei diritti della comunità LGBTQ+ e di tutte le altre “minoranze”.

La parità di genere necessita di politiche di uguaglianza ed inclusione. Ci batteremo per l’istituzione di una Casa delle Donne, un centro che accompagni e sostenga le donne in ogni momento di difficoltà. In tale struttura saranno erogati gratuitamente servizi di consultorio, assistenza medica, psicologica e legale e sarà predisposto uno sportello anti-violenza.

URBANISTICA E AMBIENTE

Sul piano locale occorre dotarsi di una politica ambientale che affronti con estrema priorità tre emergenze: inquinamento acustico, inquinamento atmosferico e rifiuti tossici. Per realizzare tutto questo riteniamo necessario predisporre un Piano decennale di tutela ambientale il quale, garantendo una progettualità di lungo termine, sia in grado di trasformare Pomigliano in una città green.

L’Unione Europea ha messo in campo una serie di iniziative, tra cui il Patto dei Sindaci, lanciato nel 2008 con lo scopo di riunire all’interno di una rete permanente le città che intendono avviare interventi volti alla tutela ambientale a partire dall’aumento dell’efficienza energetica e dell’uso di energie rinnovabili. In seguito il Patto è stato ampliato e declinato nella direttrice del contrasto ai cambiamenti climatici, assurgendo al ruolo di strumento principale per le comunità locali che intendono contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ci impegneremo affinché la futura Amministrazione Comunale si doti di questo importante strumento.

Garantiremo la piena attuazione della legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), la quale riconosce l’importante ruolo degli alberi e delle aree a verde in relazione al controllo delle emissioni inquinanti, della protezione del suolo, del miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e delle vivibilità delle città. Realizzeremo, dunque, un sistema di monitoraggio funzionale a valutare l’impatto dell’azione amministrativa sull’incremento del verde pubblico. Inoltre, nel quadro della pianificazione urbanistica ed ambientale, introdurremo un Piano del Verde Comunale.

Realizzeremo la piena attuazione della legge 113/1992 che impone alle amministrazioni locali la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato registrato all’anagrafe comunale.

La futura Amministrazione Comunale dovrà porsi l’obiettivo di una drastica e significativa riduzione del traffico automobilistico. Promuoveremo, pertanto, la redazione di un Piano della Mobilità Sostenibile che abbia come target principale il rafforzamento del trasporto pubblico locale attraverso una rete efficiente, capace di migliorare i collegamenti infra-urbani e che consenta spostamenti centro-periferia e periferia-centro in tempi ragionevoli.

Prevediamo, inoltre, la creazione di ulteriori aree di parcheggio comunali, situate nei punti di accesso della città, che, in sinergia con il sistema di trasporto pubblico, disincentivino l’utilizzo dell’automobile all’interno del perimetro cittadino.

La mobilità sostenibile costituisce uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Comune dovrà dunque predisporre una vasta gamma di provvedimenti volti a: a) realizzare un sistema integrato di percorsi per il raggiungimento dei servizi di pubblica utilità; b) favorire la ciclo-mobilità, con conseguente miglioramento e messa in sicurezza delle infrastrutture per gli spostamenti in bicicletta anche in un raggio più lungo (5-10 km); c) garantire la gratuità del trasporto pubblico per le fasce di popolazione meno abbienti.

Per contrastare la piaga dei roghi tossici istituiremo un Osservatorio Ambientale Intercomunale per centralizzare e coordinare le politiche di contrasto al fenomeno, potenziando e rendendo più efficiente inoltre il sistema di videosorveglianza del territorio.

Disincentiveremo l’utilizzo della plastica rendendo Pomigliano un comune Plastic Free, attraverso campagne di sensibilizzazione, incentivi per l’utilizzo di materiali alternativi alla plastica e per gli esercizi commerciali che bandiscano l’utilizzo di materiali inquinanti.

Reintrodurremo il servizio delle guardie ambientali dotandole di: a) funzioni di salvaguardia del territorio in collaborazione con le forze dell’ordine; b) funzioni di salvaguardia animale, segnalando o recuperando animali smarriti o randagi.

Predisporremo, inoltre, un Piano di Manutenzione dei Parchi Canini e Gattili che assicuri il benessere animale.

CULTURA

Per far sì che la Città torni ad essere uno dei centri culturali nevralgici dell’area metropolitana di Napoli bisognerà promuovere una politica culturale trasversale, innanzitutto costituendo l’Assessorato all’apprendimento continuo e integrato, affiancato da un team multidisciplinare, richiamandosi al patrimonio ideale dell’Associazione delle Città Educative.

L’Amministrazione dovrà impegnarsi a dare nuovo slancio alle associazioni culturali territoriali comunali (Officina delle Culture, Fondazione Pomigliano Jazz) e non, anche mediante la realizzazione di una Casa degli artisti.

L’Amministrazione dovrà vigilare e contribuire a realizzare interventi di edilizia scolastica e di rimodulazione degli spazi esistenti; promuovere la riapertura extra-orario di scuole e biblioteche. Queste ultime, in misura particolare, necessiteranno di una riorganizzazione interna e del potenziamento dei relativi servizi.

Per favorire la partecipazione dei giovani alle attività politico-culturale, l’Amministrazione dovrà predisporre un Bonus comunale per la lettura rivolto a giovani under 25 ed incentivare la promozione e la tutela di iniziative culturali come il FLIP (Festival della Letteratura Indipendente).

L’Amministrazione, inoltre, dovrà ricoprire un ruolo proattivo nel garantire il diritto allo studio attraverso l’intercettazione di fondi regionali, nazionali ed europei.

Occorrerà promuovere iniziative come il cosiddetto Affido Culturale, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa attraverso la mobilitazione di “famiglie risorsa”.

SPORT e SCUOLA

All’interno di una visione complessiva dei servizi offerti alla comunità, l’Ente locale, nel solco di un rinnovato “protagonismo politico”, può e deve ripensare il sistema scolastico, partendo da principi significativi:

  • riportare la scuola pubblica al centro dell’interesse collettivo;
  • coinvolgere bambini, bambine, ragazzi e ragazze nella progettazione educativa;
  • potenziare il servizio educativo 0-6 anni, assegnando un ruolo da protagonista alla Pomigliano Infanzia;
  • costituire un Patto di Comunità attivando spazi didattici complementari alla scuola nella prospettiva di co-progettare un piano di didattica integrata, arricchita dall’organizzazione di attività extra-scolastiche;
  • garantire la sicurezza del trasporto casa-scuola degli studenti;
  • creare reti educative territoriali di quartiere;
  • rinnovare l’alleanza tra i servizi sanitari territoriali e la scuola attraverso la creazione di un team multidisciplinare territoriale che coinvolga i diversi attori della salute con un approccio saluto genico (medici – pedagogisti – psicologi).

Nell’ambito di un nuovo piano educativo appare imprescindibile considerare lo sport come uno strumento fondamentale di crescita, le cui politiche di promozione devono essere condotte all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione. Si rende, dunque, necessario valorizzare tutte le pratiche sportive mediante una mappatura delle stesse e dei vari impianti ad esse collegate, procedendo con i lavori di riqualifica laddove le strutture pubbliche lo richiedano. Per promuovere un modello di partnership tra istituzioni locali e organizzazioni private va predisposto il recupero della funzione storica della Polisportiva Comunale.

LAVORO

Pomigliano rappresenta un polo industriale di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Per tale ragione è necessario garantire ai numerosi cittadini e non che lavorano nelle fabbriche locali vicinanza e partecipazione istituzionale nell’ambito delle varie vicende nelle quali sono coinvolti.

Nell’ottica del potenziamento dello sviluppo locale e dell’incrocio di domanda ed offerta di lavoro, ci impegneremo a realizzare il progetto Spazio Lavoro, ovvero l’istituzione di un ufficio comunale che svolga principalmente tre funzioni: a) sportello di consulenza; b) orientamento; c) formazione lavorativa. L’ufficio, composto da professionisti specializzati in materia, dovrà svolgere le seguenti attività: a) supporto nella redazione dei curriculum vitae; b) mappatura del tessuto economico locale, individuando e monitorando costantemente la domanda di lavoro così da favorirne l’incrocio con l’offerta; c) realizzazione di un database per la connessione tra imprese, attività commerciali e persone in cerca di occupazione; d) presentare all’amministrazione comunale ipotesi di sgravi sulle imposte comunali (sotto forma di bonus o credito di imposta) nei confronti delle imprese che assumono cittadini di Pomigliano d’Arco o richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.

Allo scopo di favorire in misura ulteriore l’incrocio tra la domanda di lavoro delle aziende e l’offerta formativa scolastica, istituiremo un tavolo operativo tra i rappresentanti delle industrie e delle scuole superiori presenti sul territorio, includendo anche quelli delle principali Università campane, favorendo anche stage ed esperienze in azienda per gli studenti.

Creeremo uno sportello di consulenza per l’imprenditoria giovanile e costituiremo un fondo comunale – integrato con finanziamenti regionali e nazionali – per incentivare e finanziare idee e progetti promossi da aspiranti imprenditori under 35.

Occorre sostenere il commercio locale (non più solo la grande distribuzione, ma anche artigianato e piccolo commercio) attraverso interventi di sostegno e valorizzazione ed un confronto diretto e costante con le associazioni di categoria nell’ottica di individuare e formulare proposte e soluzioni comuni e condivise. Riteniamo, inoltre, che la promozione di eventi nel territorio cittadino – nell’ambito della quale un ruolo proattivo dovrà essere rivestito dalla Pro Loco – possa rappresentare un importante strumento per la crescita e l’incentivo del commercio urbano.

BENI COMUNI

In maniera pressoché generalizzata, nel corso dell’ultimo decennio, i beni comuni della nostra città sono stati assoggettati a processi di privatizzazione tali da renderli appannaggio e strumento non di chi li vive ma di investitori che perseguono logiche speculatorie e che, dall’utilizzo distorto degli spazi pubblici, ne hanno tratto e traggono benefici di carattere economico. Piazze, strade, scuole, parchi e slarghi sono stati oggetto di un processo regressivo, tanto da un punto di vista del loro significato quanto da quello delle possibilità di accesso: svuotati della loro identità, sottratti ad una fruizione collettiva, sostituiti nelle loro funzioni da luoghi di consumo.

Riteniamo che i beni comuni, così definiti poiché concepiti come spazi di fruizione ed impiego collettivo, costituiscano il patrimonio materiale e immateriale delle comunità, luoghi che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona umana. Sono a titolarità diffusa, appartengono a tutti ed a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi senza che nessuno possa vantare pretese esclusive. Rappresentano uno strumento di progresso, di uguaglianza e di redistribuzione all’interno dei contesti urbani. Tutelarli, sottrarli ad un utilizzo privatistico, contrastarne fenomeni di abbandono, individuare nuovi spazi di impiego diffuso, destinarli ad attività e progetti in grado di produrre un impatto positivo sulla vita delle persone è in grado di garantire crescita e sviluppo sociale e culturale della nostra comunità e di generare inclusione.

La futura Amministrazione Comunale dovrà intestarsi il compito di liberare i beni comuni dall’appannaggio dei privati (la stragrande maggioranza degli immobili afferenti al patrimonio comunale è affidata in concessione a società private che svolgono attività a scopo di lucro) restituendoli ad una fruizione pubblica e collettiva.

POMIGLIANO IN EUROPA

Il PNRR ha affidato ai Comuni la responsabilità di realizzare investimenti stimati per circa 40 miliardi di euro per la definizione di progetti nell’ambito della digitalizzazione, dell’innovazione, della cultura; della rivoluzione verde e transizione ecologica; delle infrastrutture per una mobilità sostenibile; dell’istruzione e ricerca; dell’inclusione e coesione e infine, della salute. Proponiamo, dunque, l’instaurazione di un Ufficio di progettazione che si occupi della gestione di tali fondi e di altri bandi regionali, nazionali o europei. Ciò sembra necessario alla luce delle difficoltà emerse soprattutto per le regioni del Sud, depauperate nel corso degli anni di risorse umane e finanziarie.

L’Ufficio avrà, inoltre, la funzione di supportare ed informare gli attori sociali presenti sul territorio in merito alle opportunità offerte dai fondi comunitari e di elaborare progetti di qualità per la candidatura a bandi regionali, nazionali ed europei. L’obiettivo sarà quello di promuovere progetti per la realizzazione di interventi strutturali nel territorio cittadino (come l’efficientamento della rete fognaria nelle aree periferiche), rafforzare la sinergia tra mondo dell’associazionismo e gli uffici comunali, supportare l’imprenditoria e la creazione di sviluppo locale. L’Ufficio costituirà anche un infopoint circa le numerose opportunità nell’ambito dei diversi settori: finanziamento delle diverse attività nel settore della cultura e dello spettacolo; promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale facilitando l’accesso a finanziamenti per le piccole imprese; adozione di programmi Erasmus+ per favorire la mobilità internazionale di studenti, master, scambi e servizio di volontariato europeo; favorire la cooperazione con Paesi terzi; promozione dei diritti umani; promozione dei diritti del bambino, tutela del principio della non discriminazione e sviluppo della parità di genere; riorganizzazione del trasporto pubblico locale attraverso nuove pratiche finalizzate ad un trasporto pulito, intelligente ed integrato.

Le nuove programmazioni assegnano agli Enti Locali dei ruoli sempre più importanti nell’ambito europeo rispetto al passato. Sono proprio gli Enti locali che insieme alle Regioni e Città Metropolitane hanno la possibilità di rappresentare le istanze territoriali. Le tematiche che oggi condizionano lo sviluppo dei territori sono molto complesse ed hanno la necessità di coordinare azioni ed obiettivi strategici; pertanto, la collaborazione istituzionale rappresenta il punto cardine di questo processo di sviluppo, attraverso l’utilizzo fondi diretti ed indiretti.

I Comuni oggi hanno il compito di rispondere ai nuovi bisogni attraverso la promozione e la valorizzazione delle competenze e delle potenzialità presenti sui territori. La maggiore responsabilizzazione degli Enti Locali nella richiesta chiara di un loro coinvolgimento nella realizzazione degli obiettivi e delle priorità dei fondi strutturali, non può prescindere dalla misurazione di una capacità amministrativa dei comuni a cui affidare la realizzazione degli interventi integrati urbani, attraverso la verifica dentro gli Enti, della sussistenza delle condizioni sia organizzative che strutturali e dell’esistenza nelle risorse umane impiegate, delle competenze necessarie a far fronte alle problematiche esistenti.